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10 aprile 2011

Seppukoo,il suicidio digitale di un profilo facebook


l seppuku è la definizione giapponese per un rituale di suicidio in uso fra i samurai, quello che spesso viene banalmente accomunato, in Occidente, all’harakiri.

Il sito Seppukoo.com porta il rituale suicida nel mondo del web 2.0, mettendo a disposizione una soluzione estrema per chi è stanco di Facebook, dell’invasione della privacy e di tutte le altre situazioni sgradevoli che vengono in mente quando si parla del social network che più degli altri ha cambiato il nostro modo di coltivare (e subire) le relazioni.

Il concetto di base è molto semplice. Basta collegarsi al sito, inserire le proprie credenziali di accesso a Facebook, customizzare la propria “memorial page” che sostituirà il vostro profilo e scegliere un ultimo messaggio da inviare ai proprio (ex) contatti. Una volta fatta partire la procedura, Seppukoo invierà il vostro messaggio d’addio a tutti i vostri amici e creerà la vostra memorial page.

Ma non è fintia qui, perchè da quel momento inizia la gara! Per ogni vostro amico che, folgorato sulla via del suicidio digitale, decide di seguire le vostre orme, accumulerete dei punti che vi faranno avanzare nel Seppukoo Rank in una gara al titolo di Jim Jones dell’era dei social network.

------------Post di Angelo Corsi

7 settembre 2010

Reati penalmente punibili, in termini di Internet e privacy,facebook...


Tra i reati penalmente punibili, in termini di Internet e privacy, ricordiamo:

La violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza informatica.
La rivelazione del contenuto di corrispondenza telematica.
L’intercettazione di comunicazioni informatiche o telematiche.
Installazioni abusive di apparecchiature per le intercettazioni informatiche.
La falsificazione, alterazione e sottrazione di comunicazioni informatiche.
Rilevazione del contenuto di documenti informatici segreti.
L’accesso non autorizzato ad un sito.
Lo spionaggio informatico.
In un complesso iter di innovazione legislativo, risulta sicuramente basilare la promulgazione della legge 547/1993 che introduce, tra gli altri, l’importantissimo concetto di frode informatica definita dall’art. 10 all’art. 640ter c.p. secondo cui:

“chiunque, alterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinenti, procura a se o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 516 a euro 1032. La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da euro 309 a euro 1549 se ricorre una delle circostanze previste dal n.1 del secondo comma dell’art. 640 ovvero se il fatto è commesso con abuso della qualità di operatore del sistema.
Estremamente rilevante risulta anche la già citata legge 675/1996 che, sebbene non si occupi in modo specifico del contesto informatico, ricopre un ruolo fondamentale per ciò che concerne il trattamento e la protezione dei dati personali.

Dal 1° gennaio 2004 è inoltre in vigore il decreto legislativo n. 196 che ha puntato l’attenzione su tematiche importanti come le modalità con cui devono essere trattati i dati confidenziali nell’ambito dei servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico e l’obbligo, da parte dei fornitori, di rendere l’utente più consapevole su come le loro informazioni riservate verranno trattate e utilizzate.

Il Garante della privacy afferma che la posta elettronica deve avere la stessa tutela di quella ordinaria. Anche se la rete consente una vasta conoscibilità degli indirizzi di posta elettronica, è considerato illegale l'uso di questi dati personali per scopi diversi da quelli per cui sono presenti on-line (compreso l'invio di messaggi a scopo commerciale, pubblicitario...). È quindi obbligatorio, per non violare la privacy degli utenti, accertarsi del loro consenso prima di utilizzare il loro indirizzo e-mail per qualsiasi scopo.
Angelo Corsi

8 agosto 2010

PanicButton : COME NASCONDERE PAGINE INTERNET ISTANTANEAMENTE CLICCANDO SU UN BOTTONE


PanicButton rende più facile nascondere tutte le tue schede istantaneamente cliccando su un bottone. Le schede verranno salvate come segnalibri in una cartella separata. Fatto ciò il PanicButton diventerà verde e mostrerà quante schede sono attualmente nascoste.
Un ulteriore click sul PanicButton recupererà tutte le schede nascoste precedentemente.
Se non vuoi recuperare le schede, cancella semplicemente la cartella "temporary Panic" nella cartella "Altri segnalibri" di Chrome.
Puoi anche usare una scorciatoia da tastiera per PanicButton. Premi ESC per nascondere e recuperare tutte le tue schede. (attualmente funziona solamente su pagine con protocollo http://)

Per l'installazione bisogna utilizzare Google Chrome clicca quì
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------------Angelo Corsi

11 aprile 2009

COME CONTROLLARE FACEBOOK OFF-LINE SUL DESKTOP


Tra le applicazioni progettate per partecipare al social network senza avere sempre aperto il browser, FizzBoost è certamente una delle migliori. Oltre a mostrare, anche con avvisi sonori, i messaggi, gli inviti e le notifiche che si ricevono, consente di caricare foto direttamente dall'interfaccia del programma, di guardare le discussioni dei propri amici, il loro profilo o le loro foto. Comoda la possibilità di avviare chat direttamente dall'interfaccia, come se fosse un qualsiasi programma di messaggeria istantanea, o quello di aggiornare contemporaneamente il proprio stato su Facebook e su Twitter.


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